domenica 27 maggio 2007

Gustavo: Ottava Parte

Inizio marzo ’81

Ingegneria: Al bar


Ora di Chiusura


Strano fatto, mi è successo stamani. Sì, proprio qui, al bar di facoltà.
Di solito ci sto fisso tutte le mattine, non ci penso neanche ad andare a lezione, mi importa una sega.
Tanto io posso pagare, e bene, lo sanno tutti. Tanto io trovo sempre chi mi passa gli appunti o i libri. Tanto io sono intelligente, mi diverto a pigliare più di quelli che me li hanno venduti. Dopo l’esame brucio tutto in un gran falò sulla spiaggia.
Sono quel gran ganzo di Guido Cappagli, Civile al quart’anno, ho tante qualità io.
Quando tutti gli altri studenti vanno a sentire gentaglia tipo Lazzarino, io invece faccio venire qua qualche bimbetto delle superiori, pagano bene, ovviamente fanno forca per me. D’altra parte, qualcuno gli deve pur insegnare che non si può avere tutto, in tasca paghetta più che discreta, nello zaino compiti di matematica più che perfetti e libretto delle giustifiche intonso.
Star qui al bar d’Ingegneria è vantaggioso, anche perché posso tener d’occhio qualche fia di molto interessante, anche se qua purtroppo sono di molto rare, i nostri prof le fanno scappare tutte a Lingue o a Lettere. Peccato, perché Via Santa Maria è a un chilometro, io sono troppo pigro per fare a piedi anche dugento metri. Se qualcuno mi ci portasse …. Vengo sempre col treno, Ingegneria è proprio di fronte a San Rossore, venire da Livorno con la spider mi rompe, è nova, me la possono sciupare, da queste parti è un casino trovare parcheggio, c’è anche la concorrenza del Santa Chiara, accidenti a chi costruisce gli ospedali in centro. Mi sa che dovrò aspettare sabato sera per rimorchiare qualche bonona a San Vincenzo. O forse è meglio rimediare al Frumpy qualche budellino, basta che non mi lasci a casa la pillola, ci mancherebbe anche il pargolo!
Comunque, comunque.
Stamani quello spilungone del Lavorini (si chiama Gustavo, non posso farci nulla, ha un nome che mi fa schiantare, ma dove cazzo li vanno a trovare) si avvicina al mio tavolo e mi allunga un baby appena preso al banco. Lui intanto beve il suo.
“Oh che fai, te, trinchi di mattina anche te? Io credevo che tu ciucciassi solo latte annacquato, bianchino come sei! Ti ci vorrebbe un po’ il sole dell’Ardenza!”
E gli scoppio a ridere in faccia.
Per un po’ lui mi guarda torvo, mentre mi scolo il baby, poi quella domanda:
“Sei tu Guido … l’esperto amatore?”
“Come hai detto?”
E gli riscoppio a ridere in faccia.
“Sì, certo che sono io, mi chiamano così? … Digli che per loquela sono rimasti all’Ottocento! Anzi … digli che mentre loro andavano col Manzoni a risciacquare i panni in Arno, nel frattempo io gli trombavo le donne, a tutti quanti!”
Lui si rifà un po’ torvo, poi:
“Senti … io ti posso pagare … non so ancora come … ma che vuoi, non so come fare con una donna … non l’ho mai fatto!”
“E ci credo, con codesta faccia da funerale, con codesto nome! … Le fai scappare tutte!”
“Ma … una ragazza … ci sarebbe …”
“Ci sarebbe … o c’è? … La conosco? … ‘Sta faccenda si fa interessante, di molto interessante. … Una donna di già per le mani è sempre meglio che faticare a trovarla! … Meglio ancora è se poi mi paghi … Accetto, dimmi tutto!”
“E’ Maddalena, la mia compagna d’appartamento …”
“Cosa? … Vivi sotto lo stesso tetto con 'sta fia e non te la sei ancora scopata? Sei matto, a quest’ora penserà che tu sei finocchio! … Ma da quanto state insieme?”
“Da novembre.”
“Da novembre? … Allora sei finocchio davvero! Stammi lontano!”
Fo per alzarmi.
Lui mi trattiene.
“No, Maddalena non è come le altre …”
“Storie! … Tutte le donne sono uguali!”
“Lei no! … M’ha sbandierato una lettera, in cui un prete dichiara che è assolutamente vergine!”
“Coosa? Ma siamo matti? Roba da Medioevo! … Ma di dov’è, codesta, toscana no di certo!”
“E’ abruzzese, della provincia dell’Aquila!”
“E’ meridionale, e ti pareva! … Fin da piccina gli hanno insegnato che a un omo si dice sì dopo averne detto un altro davanti a tutto il paesello! … Comunque, sotto sotto è una donna anche lei! … Mi pare di vederla, ‘sta verginella! … Facci caso la prossima volta che la incontri, guarda come ride: ha gli occhi tristi! … Perché stanotte Gustavo non mi dai un colpetto … non ti garbo proprio punto … non ci vede nessuno … chi se ne frega del prete!”
“Allora … c’è speranza?”
“Speranza c’è sempre, poi mi stanno sul cazzo le vergini dichiarate, loro e la loro boria! … Immagino che se la tiri parecchio anche lei! … L’ape dalle ali d’oro!”
“Indovinato! … Mi comanda a bacchetta!”
“Sì, eh? … Vedrai che dopo averlo sentito la prima volta diventerà dolcissima, anzi se la trombi bene non te la staccherai più di dosso, sempre che se lo meriti!”
“Ma insomma, per portarla a letto, cosa dovrei fare? … Tu che fai Civile …quanto hai preso a Disegno?”
“Ventotto. … Ma che c'entra?”
“Insomma … mi disegni 3 o 4 posizioni nobili?”
“Ehi, ferma il ciuco. Una così non te la puoi scopare a bischero sciolto! … Fossi in te, visto che puoi cucinartela per benino, il sabato, anche questo sabato, portala fuori.”
“Cinema o discoteca?”
“Per codesto osso duro … direi cinema … Film strappalacrime, mi raccomando, dove alla fine muore lui o lei. … Stalle accanto, non perderti neanche una mossa, neanche un sospiro. … Al minimo cedimento, parti all’attacco! Sparale la lingua nel gargarozzo, con l’indice caramellale un capezzolo … Al buio ogni manovra sarà consentita!”
“Davvero? … Sei sicuro?”
“Se un sabato non ti basta, rifallo il sabato dopo, finché … a casa completerete l’opera! … Oh, mi raccomando, la prima volta, vacci piano! … E mettiti il preservativo!”
“Sì, ma come cazzo mi devo mettere a letto?”
Sospiro, che pazienza mi ci vole.
“Vuoi i disegni?”
“Sono qui per questo!”
Porto sempre con me dei fogli e la roba per disegnare, meno male.
“Lei com’è?”
“E’ piccolina ... un bel culo … puppe a pera … tanti ricci castani!”
E sul momento gli sbozzo 2 posizioni nobili, lui e lei insieme.
Alla fine resto stupito di me stesso. Se anche non mi dovessi laureare, potrei sempre darmi ai fumetti porno: lingua di fuori, occhi di fuori, lui si è toccato tutto il tempo.
“Solo 2, me ne hai fatte? … Te ne avevo chieste 3 o 4!”
“Ti assicuro che dopo queste 2
1) o sei spompato
2) o lei ti chiede un bis
3) o lei te ne propone una nuova.”

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