martedì 22 maggio 2007

Gustavo: Quarta Parte

Metà novembre ’80 + 1

Ore 5 e 5

"Dev’essere proprio bravo, ‘sto Gustavo! Tante ragazze vengono a cercar marito, ci farebbero su un pensierino fin dall’inizio, non se lo farebbero scappare! Io invece … mi voglio laureare, e alla svelta! Ora come ora, meno resto a Pisa, meglio è! … Voglio tornare al mio paese! Macché cani, macché gatti di grassi borghesi divoratori di carne! Polli, bestiame, voglio! … Ci vorrebbe ora anche … la stupida storia d’amore! … Certo, quando l’ho visto alla mensa … quando ha messo l’ultimo annuncio in bacheca … mi ha fatto una gran pena, del resto anch’io stavo da cani, ero lì, lui non se n’è accorto, naturalmente, pensava ai cavoli suoi. ... Quando l’ho sentito tirare su col naso, mi sono fatta forza, ho alzato gli occhi e in quel momento al di sotto degli occhiali gli è gocciolato un lacrimone, sembrava che quella lacrima cercasse proprio me. Ho pensato perché no, ‘sto tizio dev’essere bravo, c’è da fidarsi, lo sento, non è uno stronzo, io ho troppo bisogno di una casa come la sua, io non posso certamente tornare là, io non ho scelta. … Certo, ho telefonato dal bar per camuffare la voce, sennò era subito picche! … Spero, spero che Mimmo non venga mai a sapere quel che è successo, sennò piglia di corsa un treno, sale a Pisa e la strozza con le sue mani, quella troia, quella …! … Lo conosco troppo bene, lui, ha 2 anni più di me ma siamo gemelli, ci legano troppi piccoli grandi segreti. … Quella volta che giocammo a carte nel pagliaio, non l’ha mai saputo nessuno! … La mamma ci cercava ci chiamava ci urlava che non stava bene maschio e femmina sempre insieme, noi non si capiva perché, quella volta ci cercò dappertutto, prese il muro a pugni, si rise come pazzi! … Ora c’è da risolvere il problema della signora, anzi la pa-dro-na, come la chiama Gustavo, è proprio buffo quand’è tutto ossequi. … Padrona, mia, no di certo! … Noi Marano siamo gente di rispetto, i campi son nostri, niente padroni! I cani, ce l’hanno! … A questa, sarà facile parlare, ho avuto culo! … Se mi dà l’okay subito, allora va bene, tutto a posto, ti do qualcosa in più, senza soldi non si canta messa, olio e vino del nostro, se invece ti garbano solo quelli del Superal, ti porto altri quattrini, i soldi non hanno odore né sapore, mi raccomando non dir nulla a lui, non deve saper nulla. Se invece lei è una che rompe … una che scuote la testa … una che dice no no no … maschio e femmina, non sta bene, non se ne parla neanche … so io che dire io, mani ai fianchi, alla madama. Signora cara, credi che non sappia che sono tutte quelle tendine e tutti quei ricami, che riempiono la casa? Te lo dico io! … Quando ero piccina, la domenica si andava tutti alla messa, sull’uscio della chiesa gli uomini si fermavano, anche mio padre, e parlavano piano di una casa misteriosa, la casa delle Belle Donne. ... Io non ci sono mai entrata, là dentro! … La mamma si segnava in fretta, quando ne sentiva parlare, Gesù mio, diceva, Santa Maddalena pensaci tu, ma anche chi non c’era mai stato sapeva chi ci stava e anche com’era fatta la casa. Vuoi sapere che c’era dentro? … Lo sai benissimo! Tendine, ricami, a sciupio! ... Concludi un po’ te, hai preso ‘sta casetta, volevi farne un casino piccino tanto tanto carino, e ti sei ritrovata per le mani un bidone colossale. Clienti, pochini! … Gli studenti di fuori sono tutti con le pezze al culo, tra tasse, tra libri, tra una sigaretta e una canna, chissà perché poi hanno anche il vizio di mangiare tutti i giorni! … Allora furba che sono ci levo le ragazze e ci metto dentro due studentelli, che vuoi che s’intendan loro di tendine e di ricami! … Al tuo posto, avrei riempito tutto di fotocopiatrici, l’avrei messe anche al cesso, tempo tre anni mi sarei comprata una villa a Pescara, anzi tre, e chi s’e visto s’è visto! … Invece te, furba che sei, t’ha scoperto una cittola! … Allora, la vuoi una bella denuncia alla Buon Costume? … No? ... Certo, potrei anche star anche zitta, che c’entra Gustavo, tienilo fuori da ‘sta storia, starò zitta con chi sai bene te. Allora, mi piglia? … Sì? … Lo sapevo io che con le buone si ottiene tutto! ... Curioso, è buffo, cammina cammina, ragionando fra me e me … sono giusto arrivata alla soglia della matressa. Ora suono.”

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