martedì 22 maggio 2007

Gustavo: Prima Parte

Fine febbraio ‘77

Scrivete un dialogo fra 2 uomini (in inglese non in italiano).
Così sulla lavagna, 3 secondi dopo sul foglio di noi 27. Manca solo il Gatti, il figlio del bidello, sta nella scuola, ci avrei scommesso, anche oggi non gli ha suonato la sveglia.
Scrivete un dialogo fra 2 uomini.

Fra due uomini? Ma io, col babbo, manco ci parlo! E anche con gli altri mi ci vuole! Con le bimbe poi, stendiamo pure un velo pietoso ...
Ma quella lì ci potrebbe dare un compito normale, che so io, grammatica o letteratura, come fanno tutti gli altri prof d’inglese? Mi riempirei calzini e mutande di bigliettini, e invece no! … Noi si fa la Quarta C e ci s’ha la Chiocciolina!
Così ora tutti e 27 siamo qui a masticar penne, a buttar giù parole, non le nostre, insomma ci si deve inventare ‘sto dialogo del cazzo entro 50 minuti, anzi ormai 40, perché è 25 alle 9 e la prof è appena arrivata. Chiocciolina non solo per il ritardo fisso alla prima ora del martedì, quando ci fissa il compito, viene da Firenze col treno, i treni figurati se sono in orario anche per sbaglio, non è colpa mia se ha trovato un fesso a Firenze, no non può essere normale uno che si chiama Chiocciora, quasi quasi oggi gli faccio uno scherzo al telefono. Dopo Acquafredda Celeste, dopo Culò Benedetto, dopo Del Tomba Fortunato, dopo Pantera Rosa, soprattutto dopo Vera Crema in Frigo, la mia passione.
Insomma, ritardo sicuro come il mercato del giovedì e la faccia di Bernacca prima di cena.
D’improvviso, calcione sotto la sedia, mano molliccia sulla spalla. Ecco il rompiscatole del Vitali, ne sentivo proprio la mancanza. Gli altri fanno finta di nulla, la prof fa finta di nulla, è figlio di un albergatore molto conosciuto da noi, lui.
“Fammi copiare, Gustavino pane-vino, giù, fa’ il bravino!” insinua lui.
“Non posso, non ho scritto ancora nulla, non mi viene niente, piglio 2, sicuro.”
E gli sventolo davanti il foglio ancora vergine, non si sa mai.
“Giù ‘sto foglio!”
Eseguo, mi adeguo.
”Brutto finocchio, uno come te che non si vede mai in giro con una ragazza non può essere che finocchio, finocchio marcio fino al midollo, sta’ attento quando vai in centro perché ti fo seguire da chi so io. Mi fai schifo, specie quando abbozzi codesto sorriso e biascichi le parole. Dici che non ti riesce, dici sempre così e poi pigli 8, come minimo. Mi doveva coprire la visuale proprio uno stronzo come te?”
“Vitali, ora esageri!”
Oh, finalmente, tracce di sangue nella nostra!
“Ke-ep si-lent, please!” sibila lei.
Tutti scoppiano a ridere. Io no, non ci penso neanche.
“Ke-ep si-lent, please!” con tutta la voce in corpo, gli occhi fuori delle orbite. Batte l’indice sul suo orologio.
Tutti guardano il loro orologio, tutti tacciono. Il cuore cade in fondo ai piedi.
“Cazzo, mancano 20 minuti! Che scrivo ora?”
Soli contro il mondo!
Io solo contro il mondo!
All’improvviso mi sento … strano … neanch’io saprei dire come sto … Anche stavolta … la penna andrà da sé … la mia buona stella … mi salveràààààààààààààààààààààà!
Dialogo fra 2 uomini
(Uomo anziano) <Che stai facendo con quel fucile? Mettilo via!>
(Uomo giovane) <Mi sembra chiaro! Voglio uccidermi! Non me lo impedirai!>
(Uomo anziano) <Sono tuo padre! Ti voglio bene!>
(Uomo giovane) <Anche se sei mio padre, non ne posso più della vita!>
(Uomo anziano) <Perché sei stanco della vita? Sei sempre giovane!>
(Uomo giovane) <Sono affari miei!>
(Uomo anziano) <Devi dirmelo!>
(Uomo giovane) <Be' ... Ricordi quando le ragazze più belle mi cercavano per i miei capelli ricci, per i miei occhi verde bottiglia? Be' ... allora le prendevo e le buttavo via.>
(Uomo anziano) <Cos'è successo? cosa ti ha cambiato?>
(Uomo giovane) <Ho trovato una ragazza brutta, ma furba. Tutti i miei amici ridevano di lei. All'inizio anch'io ridevo di lei, come tutti. Poi mi sono innamorato come un cretino e ci ho messo un sacco per portarla a letto.>
(Uomo anziano) <Mi sembra normale. Quand'ero giovane ...>
(Uomo giovane) <Ho firmato molti assegni ...>
(Uomo anziano) <Ed è sparita ...>
(Uomo giovane) <Ha portato via tutto ...>
(Uomo anziano) <E' normale, figlio mio.>
(Uomo giovane) <Ha voluto anche casa tua.>
(Uomo anziano) <Cos'hai detto? La casa?>
(Uomo giovane) <Sì, hai capito bene. Dovrai lasciare la casa dove sei nato.>
(Uomo anziano) <Cos'hai fatto? Dovevi parlarmi prima di firmare.>
(Uomo giovane) <E' tardi!>
(Uomo anziano) <Devo reagire, devo cavarmela, come sempre!>
(Uomo giovane) <Che vuoi fare?>
(Uomo anziano) <Qualcosa inventerò.... Ma tu non ucciderti.>
(Uomo giovane) <Ci penserò. E' presto per dirlo!>

Che … che è stato?
Campanella!
Consegno, consegno e basta!

Fine febbraio ‘77
Sabato dopo.

Sul luogo del delitto è tornato il foglio. Prima, la sentenza:
Come sempre, mi sono divertita. Potresti avere un futuro come scrittore. Pensaci. F. C.
Sotto,
9!

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